25 January 2008

Riflessioni....

Antigos ‘spiritos, umbras…
Parent chi benint a mie
Ti cherzo donare su sambene
E’ la vita mia
Ti cherzo leare, oh…
E t’amo, e t’amo
Ses sa vida mea...
Arcanos libros in domo mea...
Anche se non è più casa mia
Sento le tue melodie
Ponemila un’idea in sa manu, in su coro

"Tazenda"

Paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è
Un senso di te

"Elisa"

C'è un principio di allegria
Fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare
Anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare
Un ridicolo pensiero

"Elisa&Ligabue"

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai

"G. Nannini"


To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you're down
To feel like you've been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one's there to save you
No you don't know what it's like
Welcome to my life

"Simple plan"

Profuma di Stoccolma
La schiena tua spogliata
Amami una volta nella vita
La tua pelle esce da scollature
Ferisce mortalmente
Baciami bella bionda
Sulle stelle
Vengono da tristezze artiche
Nei locali cercano
Forme di ye-yé
Ballano
Le svedesi
Portano minigonne pallide

"Baustelle"

"Per questo, in solitudine, voto la fiducia al governo Prodi". E' un attimo. Il senatore Nuccio Cusumano, democristiano agrigentino posteggiato sotto le insegne dell'Udeur di Mastella, finisce di parlare e nell'Aula del Senato irrompe come un cataclisma Tommaso Barbato, anch'egli senatore Udeur. Al grido di "pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio", Barbato sale i gradini che lo separano dall'ormai ex amico e prova ad avventarsi sul malcapitato. Che in serata sarà espulso dal partito per indegnità politica.
Pochi minuti e l'aula della Camera Alta si trasforma in un bar da angiporto. Barbato è irrefrenabile. "Gli ha sputato" riferisce agli increduli cronisti il senatore De Gregorio. Il tutto mentre il seguace di Fini Nino Strano urla all'indirizzo del povero Cusumano: "Squallida checca".
Il presidente Marini, fatica a capire, i parlamentari dell'Unione più vicini all'insultato cercano di fare scudo ma le troppe emozioni hanno la meglio. Cusumano non ce la fa più e sviene, sostenuto a fatica dal vicino di banco. Arrivano i medici del Senato che portano via in barella il senatore colpevole di restare fedele a Prodi.
Seduta sospesa e con essa la diretta televisiva che ormai ha mostrato a tutto il Paese la gazzarra. E mentre l'ormai ex Udeur in infermeria viene fatto rinvenire ed accudito l'aggressore, Barbato, sovraeccitato e rosso in faccia spiega: "Non l'ho aggredito, certo - sogghigna - non l'ho trattato bene. D'altra parte ha votato contro le decisioni dell'ufficio politico e quindi è un traditore". Concetto ribadito anche dal gran capo, Mastella in persona. "Tradimento atroce", lo definisce l'ex ministro indagato. "ma non parliamo più di lui, non è mica un eroe".


Non posso e non voglio commentare quello che è successo; potrebbero uscire dalla mia bocca parole e pensieri che non vorrei mai fare e dire.
Oltre ad essere schiffata, a provare vergogna, orrore, sono profondamente addolorata e preoccupata per il futuro.
Cosa ci succederà?
Perchè si può essere in grado di fare queste cose?
Siamo tutti pazzi??????
Non voglio arrivare a rinnegare la mia nazionalità....
vorrei rientare a casa tra qualche anno, ma la realtà mi allontana sempre di più da questa scelta!
Bisognerebbe resettare tutto, come si fà con un PC, eliminare tutta la merda che esiste in Italia e prendere esempio da paesi più civili.
Siamo in fondo un popolo bello, sorridiamo, scherziamo, abbiamo un patrimonio artistico-letterario unico, siamo sociali, abbiamo dei paesaggi splendidi e un clima da sogno, tradizioni regionali differenti, un'arte culinaria invidiabile e una lingua dalle mille sfumature, pensiamo che si possa risolvere tutto all'ultimo momento, non ci piace stare in fila, siamo sempre i primi perchè riusciamo a fregare il prossimo.....
potrei continuare a scrivere tante altre cose positive e 100 000 in più negative, ma non lo faccio perchè la realtà parla da sola e di merda c'è ne già abbastanza, meglio non aggiungerne.
Credo che il vivere all'estero ti faccia capire tantissime cose, poi sta a tè e alla tua coscienza decidere cosa sarà meglio per il tuo futuro.

....voterò per Sardinia liberazione!!!!:-)
It's a little bit funny this feeling inside
Yours are the sweetest eyes I've ever seen

"E. John"

13 January 2008

La monnezza è oro!!!

"Dotto', non faccio più droga. No, adesso ho un altro affare. Rende di più e soprattutto si rischia molto meno. Si chiama monnezza, dotto'. Perché per noi la monnezza è oro". Queste sono le parole di un boss pentito, pronunciate al procuratore F. Roberti nel 1992!!
Quella che è stata chiamata “emergenza rifiuti” si sta rivelando sempre più una grande truffa di cui hanno beneficiato amministratori corrotti, malavitosi, imprenditori più o meno vicini agli uni e agli altri: lo sostengono i magistrati in una serie di inchieste intrecciate che, tassello dopo tassello, ne stanno ricostruendo la storia.
Tutto comincia nel 1994 quando, dichiarato lo “stato di emergenza”, il governo nomina il primo commissario che ha il compito di tamponare la crisi. Nel 1996 i poteri si ampliano e passano al presidente della Regione che organizza il bando di gara per appaltare la gestione di un ciclo integrato dei rifiuti. Il tutto viene affidato a un consorzio di ditte formato da cinque imprese associate alla Impregilo (Impregilo International, Fibe, Fibe Campania, Fisia Impianti, Gestione Napoli). Cinque anni dopo arriva il primo provvedimento del gip con conclusioni durissime per le imprese, ma non solo. Per il magistrato le aziende «con artifici e raggiri» hanno eluso i contratti, falsificato i risultati delle analisi, bloccato gli impianti per far crescere l’emergenza. Impregilo e soci avrebbero dovuto costruire sette impianti di produzione di Cdr, ovvero di combustibile derivato dai rifiuti (e lo hanno fatto), edificare due impianti per la termovalorizzazione del combustibile (ne hanno realizzato uno solo, quello contestatissimo di Acerra), gestire tutti i rifiuti prodotti in Campania. La spazzatura doveva diventare materiale da bruciare (32%), compost destinato al recupero ambientale (33%), scarti ferrosi (3%) e solo il 14% doveva finire in discarica. Sette anni dopo non solo la Campania brulica di buche piene d’immondizia, ma l’emergenza è diventata un enigma che non trova soluzione.
Anche perché quella che esce dagli impianti di Cdr è spazzatura triturata.
Le ecoballe, lo dimostrano le indagini, di eco non hanno proprio nulla. Si tratta, invece, di immondizia chiusa in buste di plastica che non sarà mai possibile bruciare nel rispetto delle norme attuali. Il materiale prodotto dai Cdr doveva avere per contratto al massimo il 15% di umidità. Il decreto Ronchi prevede una percentuale del 25%. La spazzatura che esce dagli inceneritori supera il 30. E la quantità di rifiuti che esce dai sette inceneritori è maggiore di quella in entrata a causa degli additivi. Un disastro.
In compenso solo per ospitare le cosiddette ecoballe bisogna occupare 40mila metri quadrati ogni mese. E così il commissariato ha dilapidato milioni di euro per inviare le balle al nord o addirittura all’estero, ma nessuno le ha volute perché bruciarle è impossibile!
L’emergenza, poi, giustifica fitti e subappalti senza gare: e i costi lievitano. Così finisce che la Campania sommersa dalla spazzatura paghi la tassa sui rifiuti più cara d’Italia. Né c’è da meravigliarsi visto che, tanto per fare un esempio, nei diciotto consorzi di bacino della regione sono stati assunti 2300 ex Lsu (lavoratori socialmente utili, ndr.) che dovevano lavorare alla differenziata mai decollata e che quindi hanno fatto poco e niente, ma sono stati sempre pagati costando circa 55 milioni di euro all’anno. E molti sono stati assunti perché iscritti in liste di disoccupazione compilate grazie a un accordo trasversale tra le forze politiche, come sostengono i giudici che hanno indagato su molti leader dei senza lavoro.
Secondo Legambiente ci sono 225 discariche abusive e la criminalità organizzata continua a incrementare i propri profitti gestendo un giro di affari che tocca i 23 miliardi di euro all’anno. E i cumuli di sacchetti per le strade della Regione continuano a crescere.
C'è chi propone di portare San Gennaro in loco e sperare nel miracolo!

11 January 2008

Post vacationem!

Ciaoo a tutti...sono tornata!!...Buon 2008!e speriamo che sia un anno esplosivo per tutti!
Le vacanze sono trascorse, come ogni anno, troppo in fretta! Ho sempre l'impressione che il momento più bello sia nell'attesa piuttosto che nell'attimo vero e proprio! Infatti i giorni strettamente festivi, il 24-25-26 dicembre, arrivano inesorabilmente come un potentissimo uragano di cibo, auguri, parenti e amici, baci e abbracci, regali, giochi e risate, che ti travolge e coinvolge tanto da lasciarti stordito fino all'arrivo del nuovo anno. E così, ecco che il fatidico Natale, tanto atteso e immaginato con quella sua aurea magica, è scappato via ancora una volta, lasciandosi dietro la pesantezza dei pranzi festivi e il chiacchierio ad alta voce degli invitati, che ancora rimbomba nelle mie orecchie. Nonostante tutto, se non fosse così, non sarebbe un vero Natale.
L'anno nuovo invece è arrivato zitto zitto e con la paura di non poter soddisfare le richieste di tutti! Anno Nuovo, Vita Nuova...dice un vecchio proverbio!...staremo a vedere cosa ci propone questo 2008.
Per quanto mi riguarda l'anno è iniziato con una bellissima vacanza a Praga. La città è splendida con le sue bellissime strade inciottolate come un un antico borgo medievale, i tram rossi e bianchi che attraversano da un punto all'altro la città, le piazze con le facciate delle chiese gotiche che s'innalzano verso un cielo quasi sempre grigio e cupo come i volti stessi degli abitanti. Quattro giorni su e giù per Praga, spinti da un vento gelido, più freddo di quello svedese, ma rifocillati da gustosi pranzi cechi! La mattina della partenza, come se si fosse vestita a festa, l'abbiamo trovata tutta bianca! Lasciandoci così un ricordo ancora più dolce!