23 August 2008

Il ritorno!

Eccomi di nuovo alla mia scrivania...pronta a raccontare di questo nuovo rientro. Ecco l'albero che fuori dalla mia finestra osserva i miei movimenti ed è testimone dello scorrere del tempo e delle stagioni.
Una settimana fà avevo appena finito di preparare la mia valigia per tornare a casa. In realtà ero già a casa...a Cagliari....ora sono a casa a Stoccolma!Mi ha fatto un grande effetto sentire la mia prof che mi diceva du är igen hemma!(tu sei di nuovo a casa!)Non posso certo negare che alle porte del mio quinto inverno, qua non mi senta un pò a casa!Ma il primo impatto è sempre forte. Domenica infatti dopo un lungo viaggio, siamo atterrate ad arlanda. L'aereo è rimasto per circa 20 minuti sopra l'aeroporto in attesa di avere l'ok per atterrare.....non si vedeva assolutamente nulla....solo nuvole, nuvole e nuvole...pioggia e nebbia. Sapevo che non mi aspettava un clima hawaiano, ma rimane sempre il fatto che partire da un'isola del mediterraneo e arrivare al nord europa...si...ti lascia sempre senza parole. E allora i primi giorni non sono altro che un continuo update di emozioni, sensazioni, ricordi e situazioni che ti avvolgono e non ti lasciano più andare. Il mio cervello ha proprio bisogno di essere formattato e d'iniziare la sua nuova vita nel nuovo mondo!Idem quando si ritorna verso l'equatore!
Sette giorni in genere bastano per questo processo di ri-adattamento!Ovviamente non si deve dimenticare l'enorme importanza degli amici che con grande gioia riabbracci!
Oggi ho ricevuto in dono una splendida mattina di sole, calda come non mai. Sarà un modo per scusarsi della fredda e grigia accoglienza? chi lo sa!Stoccolma è fatta così....la devi apprezzare per quello che è...a modo suo poi saprà appagarti.

10 August 2008

San Lorenzo!

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
[...]
G. Pascoli.
La notte del 10 agosto si è soliti andare fuori città per osservare le stelle cadenti. La fantasia popolare le ha definite "stelle che cadono", ma il termine è quanto mai scorretto: le scie luminose che vediamo nel cielo non possono essere "stelle" in caduta libera, poichè le stelle - come il nostro Sole del resto - sono corpi enormi e caldissimi, composti principalmente da idrogeno ed elio, che terminano le loro lunghissime vite (miliardi di anni) esplodendo o spegnedosi in modo più o meno burrascoso.
E' vero che osservando questo fenomeno ci viene subito in mente una "stella morente", e forse è proprio per questo che gli uomini vorrebbero che portasse con sé, nel suo ultimo viaggio, un desiderio da lasciare chissà dove.
In realtà le stelle cadenti sono frammenti di polvere interplanetaria che cadono sulla terra ed appaiono visibili come una traccia luminosa al momento in cui l'attrito con gli strati alti dell'atmosfera terrestre li rende incandescenti.
Proprio intorno al 10 agosto l'orbita terrestre attraversa uno sciame meteorico chiamato Perseidi, perchè il radiante, ovvero il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie, è collocato all'interno della costellazione di Perseo. Le Perseidi sono popolarmente note come "Lacrime di San Lorenzo". Questa notte è infatti, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell'omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un'atmosfera magica e carica di speranza.

05 August 2008

5 agosto 2008

Trent’anni fa ci conoscevamo solo da qualche mese. Tu avevi solo 26 anni, ma avevi già la forza di una donna, quelle con la D maiuscola. Il tuo più grande pregio è stato e sarà sempre quello di essere mamma. Fino a qualche anno fa non avevo capito la fortuna che avevo avuto a non doverti dividere con il lavoro e la carriera, anzi da adolescente reputavo uno sbaglio la tua scelta, ma all’epoca ero troppo piccola e inesperta per capire.
Stamattina mentre tornavamo a casa andavi veloce come un maratoneta…come se niente fosse mai successo. Sei sempre stata solare, bella, dolce e tranquilla, anche quando coloro che ti hanno curata presagivano il peggio. Noi a piangere e a disperarci, e tu sicura del tuo, ci spiazzavi col tuo viso sereno e con le tue frasi proverbiali. Continuavi a preoccuparti della piega dei capelli e delle gambe forse poco femminili in quei giorni, mentre ancora non sapevamo cosa ti aveva fatto stare così male.
Mi piace pensare come te…che qualcuna lassù che sa cosa vuol dire essere mamma, c’abbia messo un po’ del suo, facendo rimanere a bocca aperta i sapienti. L’operazione è andata bene, ora è solo un brutto ricordo che ci ha insegnato tante cose. Tutti ti hanno fatto i complimenti, nessuno sapeva che dietro l’eleganza di una bella signora di mezz’età, ci fosse la grinta e la forza di una leonessa!Brava….hai spiazzato tutti! Sei uscita trionfante da quel posto che 10 giorni fa ti aveva fatto sua prigioniera; non dimenticherò mai la gioia e la soddisfazione nel tuo sguardo e nella tua voce, di quando la dottoressa si è complimentata con te per quelle “opere”, come ci hai definito tu, che con tanto amore avete creato.
Ora pensiamo solo a riposarci e a goderci insieme questi giorni prima della nostra partenza.