Non si deve generalizzare!!Invece è quello che accade spesso, quando vivendo in un altro paese, ci si scontra con culture diverse rispetto alla nostra e si finisce per trarre conclusioni affrettate su paese e abitanti.
Mi capita spesso infatti di chiacchierare "sulla Svezia" e soprattutto sugli "svedesi"...e, mea culpa,capita altrettanto spesso di inveire contro o comunque di mettere spesso in risalto i lati negativi rispetto a quelli positivi. Ciò che mi colpisce è che su determinati argomenti si trovano molti "adepti"....e non solo tra gli italiani, ma tra persone provenienti da tutto il mondo.
Questo dovrebbe significare che c'è qualcosa in comune ad esempio tra italiani e cinesi, ma non tra italiani e svedesi! Ovviamente sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano e soprattutto acquistano valore a seconda del grado di adattamento di una persona.
La mia personale esperienza...ormai quadriennale...mi ha insegnato tanto e soprattutto mi ha fatto capire quanto è difficile vivere all'estero per un periodo della tua vita che non è breve o speciale come l'erasmus. Vivere in un altro paese per lavoro o studio a tempo non definito è proprio tutta un'altra cosa. Sono felicissima di portare con me un bagaglio così ricco di cultura nordica da cui potrò attingere piccole perle di saggezza utili nel futuro...ma soprattutto sono e
sarò sempre fiera di essere l'amica di due persone speciali come K. e D.
Loro che io definisco "osvensk", per il particolare carattere, per il loro modo di essere e di pensare.
Io, den knäppa italienska flickan, che parla sempre male dei ragazzi svedesi e pensa "pappa, jag vill ha en italianare!"
Lo scorso fine settimana infatti sono stata alla festa di compleanno di K. e li ho potuto ancora una volta assaporare un pò di vita svedese!Il festeggiato ha reso ancora più piacevole il tutto con la musica live.
K. è un musicista, un poeta....un'artista in tutte le sue forme!Ha infatti dedicato una canzone a ogni ospite e alcune di queste avevano un testo personalizzato scritto da lui!
Le canzoni suonate al pianoforte, erano accompagnate dalla splendida voce di sua sorella che ogni volta suscita in me, in noi, delle emozioni fortissime....
Il profumo fortissimo della canella, il buio invernale che contrasta la tiepida luce delle candele, le finestre adibite a festa per St Lucia e Natale, il povero Braccio di Ferro che si chiama Karl Alfred e altre mille situazioni sono e saranno per me la Svezia, e sarà di loro, che un giorno, racconterò con piacere!
L'amicizia non ha nazionalità...eller hur?!...tack!
21 September 2008
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5 comments:
É vero che non si deve generalizzare. Personalmente piú sto fuori e piú mi rendo conto che la popolazione umana é fondamentalmente uguale a tutte le latitudini. É l'organizzazione dello stato che fa la differenza.
Per il resto penso che sia abbastanza normale per un "espat" vedere certe cose che non vanno in un paese. Analizzare le cose da un altro angolo fa vedere le cose che i locali non riescono a vedere. Sarebbe la stessa cosa per uno svedese in Italia.
p.s. per il fatto di trovarsi un ragazzo svedese mi rendo conto della oggettiva difficoltá di averne uno "parlante" senza alcool, ma gira gira esistono (anche se si nascondono mooooolto bene ;D )
La saggezza pure non ha nazionalità.
Il tui post è zeppo di buon senso :)
Ciao.
Mi piace molto la foto. Veramente ben fatta in bianconero così. Sono anche contento che a volte ti piacciano le serate svedesi!
Il testo che hai scritto mi fa pensare ad un testo di una canzone svedese molto comica. Ecco le prime frasi:
"Det sägs ju att man inte ska genera lisera och säga till exempel att Tyskland ej är bra. Det skall man inte heller i allmänhet jag tror. Men detta gäller inte om det land där norrmän bor."
Ti suonerò la canzone qualche volta. Generalizzare è importante per quanto riguardano i nostri vicini all´ovest ;)!
Ci si vede presto!
Parlare male dei ragazzi (e soprattutto) delle ragazze svedesi?
Perché mai? ;)
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