09 October 2007

Chi sono?

Ai miei amici e a tutti quelli che mi conoscono:

Credo che un blog debba iniziare anche con la storia di chi lo scrive....
Chi meglio di voi può dire chi è "Teodora"???
Aspetto i vostri racconti... la mia e la nostra storia!

Till mina vänner och till alla som känner mig:

Jag tror att en blogg ska börja också med historian om personen som skriver...
Vem bättre än er...kan säga..vem är "Teodora"??
Snälla...berätta min och våra historia!

9 comments:

Anonymous said...

ciao silvietta!!
che bello sono il primo a commentare.
ti faccio i miei migliori auguri per questo blog e per tutto quello che fai.
ti aspetto a Bristol!!
un abbraccio

fabry

Anonymous said...

Ciao profesoressa!!
Come stai cara*?
My story with You began in Skuru Skola, Nacka, Stockholm, Sweden:=)
Still hoping my italian will one day be fluent...
Grazie per lei lectioni!!
Är du i Stockholm? Då kan vi väl ses snart!?

kram/hugs/abbraccio
Marika Kantokoski

"Teodora" said...

Ciao Marika!
jag är i Stockholm!ring mig när du vill!det blir spennande att träffa för att dricka kaffe och prata!!!

Anonymous said...

Hai imparato bene la parola svedese piu importante "spännande" (attenzione all´ä invece dell'e però), persino incontrarsi per bere un caffè ti sembra "spännande"! Brava!
Sarà "fruktansvärt spännande" vedere come si svolge questo blog. Finora va benissimo!

A presto
Kalle

Calle Widmann said...

Ciao Silvia,

Ti conosco dopo aver conosciuto Annalaura prima. Che fortuna (almeno per me)!

Anonymous said...

Ciao Silvia, bel blog soprattutto la parte 'cosa fanno di stano gli svedesi' :)

Anonymous said...

di STRANO ...volevo dire...troppe lingue in testa ...
marialuisa

Anonymous said...

Vi träffades den första gången i Pax!
Jag tyckte att du är mycket trevlig, varm, social och duktig. Bra italiensk mat, speciellt!

Anonymous said...

Era il 19 aprile 2004, o giù di lì, il giorno in cui entrai per la prima volta nell’HELC school per dare il via ad un indimenticabile mese di corso che mi ha aperto gli occhi, il cuore e la mente!
Dopo una “breve” prova scritta, gli insegnanti divisero noi matricole in 2 file, disposte l’una di fronte all’altra, stando ben attenti che i ragazzi della medesima nazionalità fossero sulla stessa fila così da fare in modo che non si trovassero mai in conversazione tra loro.
Iniziò un rapido giro di nomi… Alvaro, Magdalena, Annick, … “Nessun italiano” penso tra me … Patrick, Christine, … “No, niente da fare, peccato!” … SILVIA … “Ecco! Forse lei!” penso tra me allungandomi nel tentativo di sbirciare chi ha parlato. La intravedo nella fila e mi sorride scambiando uno sguardo d’intesa!
Terminato il gioco delle file, usciamo nell’atrio in attesa che gli insegnanti ci dividano per livelli.
Non la vedo, ma lei sì e mi si avvicina.
“Ciao! Sei italiana, vero?”
“Sì, sono Paola”
“Io Silvia, avevo paura di essere l’unica italiana!”
E invece no, guarda un po’ cosa combina il Destino, la Vita, il Caso, ci fa incontrare lì a miglia e miglia di distanza dalle nostre case, in una cittadina inglese che non dimenticheremo mai e che prima di allora non sapevamo neppure esistesse (tranne forse che per la famosa Battaglia di Hastings).
Un mese, un mese di risate, pure e semplici risate sonore, sincere, un mese di casini, domande, risposte, segreti … come se la conoscessi da tempo le parlavo di me e non mi vergognavo di nulla; era un piacere ascoltarla parlare di sé, della sua splendida isola, di storie passate e progetti futuri … ormai passati.
Serate al French’s a ballare come matte, notti sveglie a chiacchierare a casa di Richard e Philippa, intere giornate trascorse a spasso, a fare un economico shopping, a visitare Londra, a mangiare spaghetti cucinati alla spagnola dal meraviglioso Alvaro (vero Silvia?...) al mio bel mulino, a festeggiare come matti il giorno del Jack in the green con i nasi dipinti di verde sotto un acqua very English e un vento freddo che di certo non poteva soffiar via il nostro buon umore. Fotografie su fotografie per catturare quegli attimi di intensa serenità in compagnia di amici con i quali la lingua inglese ci consentiva di scambiare opinioni e comunicare liberamente … era tutto così semplice, tutto così bello!
Aprile scivola velocissimo, maggio vola e Silvia pure, è arrivata l’ora di Stoccolma.
Naturalmente le distanze cambiano le cose, ma i mezzi di comunicazione moderna ci consentono di scriverci e sentirci vicine vicine.
Tra una chattata e l’altra e tra un’email e l’altra mi propone un paio di settimane a Cagliari … Che bellezza!!! Come potrei rifiutare!!
Luglio arriva veloce e io, rientrata da poco, ho giusto il tempo di dare un bacio a tutte le persone che non vedevo da mesi e riparto subito per la Sardegna.
Di nuovo insieme a raccontarci di noi e a ridere, è bello e divertente, ma non è come là, è diverso, non è più la stessa cosa … quell’attimo durato un mese è trascorso e noi l’abbiamo saputo cogliere al meglio! Ora ricomincia la vita …
Trascorro 15 bellissimi giorni visitando splendide spiagge e facendo il bagno in un variopinto mare: Mari Pintau, Pan di Zucchero, Cala Cipolla, Nora, Villasimius …
Le grandiose uscite dialettali di papà Antonello e la squisita cucina di mamma Rosaria per la quale ero troppo magra e dovevo mangiare di più (… chissà se mi vedesse ora), la dolce Alessandra (dolce, quando non è arrabbiata) e tutta una schiera di amici e cugine con cui ho avuto modo di trascorrere una vacanza davvero piacevole. Ah! Grazie!
Da allora ci siamo riviste altre volte, io di nuovo in Sardegna da lei, Silvia e Ale un paio di giorni a Bergamo da me, Stoccolma la prima volta per S.Lucia e la seconda l’anno successivo qualche giorno dopo, in quella casa meravigliosa dove Kalle ha suonato per tutti e dove ogni invitato ha portato qualcosa. Che bellezza!
Cara Silvia, ho nel cuore la tua semplicità, la tua serietà e il tuo sorriso grande, sei mitica, un vero idolo! Non potevo che scegliere te, eri l’unica così sincera e autentica, l’unica che avrebbe potuto stare veramente al mio fianco il giorno del mio matrimonio.
Tornassi indietro sceglierei te altre 1000 volte! Senza esitazione alcuna.
In attesa del prossimo incontro (se fosse al mulino sarebbe meraviglioso!!) ti abbraccio forte, ti ringrazio per tutti i momenti trascorsi insieme e senza dubbio ti dico quanto ti voglio bene.
E se versi una sola piccola lacrimuccia … stasera RAVIOLI!!!

Bacio

Paola