14 June 2008

L'archeologia può essere solo una passione o un hobby!

Come ho scritto nel post precedente, da qualche giorno sono rientrata in vacanza nel suolo natio!Il mio cervello, durante la prima settimana, subisce sempre dei veri e propri sconvolgimenti dovuti alle grosse differenze tra l'Italia e il paese ospitante!Quando poi mi riabituo a tutte le pessime sfaccettature della cultura italiana, per fortuna è gia arrivato il momento di ripartire verso la civiltà...per citare le parole di un carissimo amico romano.
Purtroppo..o forse no, vivere all'estero ti fa giudicare il tuo paese sotto un altro punto di vista!così tutto quello a cui sei stato da sempre abituato, che per te era solo "la vita di tutti i giorni", dopo un periodo in un altro mondo, con regole e ritmi di vita diversi, capisci che forse quella normalità...forse tanto normale non è!!Basta solo ascoltare un telegiornale al giorno per capire come l'Italia peggiori di anno in anno!In una settimana, già non ricordo più quanti servizi ho sentito sulle morti di operai durante il lavoro; sul lavoro clandestino; sull'aumento pazzesco dei prezzi dei beni di prima necessità, come pane, pasta, etc di cui Cagliari, oltrettutto, ne vanta il primato in tutta l'Italia.
Dopo 20 minuti di tragedie su tutti i campi, il TG di oggi si è concluso con una notizia bellissima...il matrimonio di Briatore;..sapete..la sposa aveva un velo lungo 7 metri!Ma porca p......cosa c***o ce ne frega????...400 invitati!più della metà politici!Chi non poteva mancare?...Lui....Mister Berlusconi accompagnato dal fedele Emilio Fede!(scusate il gioco di parole)
Sono sconvolta!ma lo sono stata ancora di più ascoltando il TG3 che forse è quello un pò più onesto ed è stato soprattutto l'unico a mettere l'accento su una protesta oggi in atto a Roma!
La protesta degli archeologi!
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Scendono in piazza gli archeologi. L'ANA (Associazione Nazione Archeologi), ha chiamato a raccolta per sabato 14 a Roma laureati, studenti e associazioni del mondo dei beni culturali, per una mobilitazione che chiede norme a tutela di questa figura professionale che "in Europa e' ritenuta fondamentale", mentre "in Italia non ha alcun riconoscimento giuridico". "Sono settemila - spiega in una nota l'associazione - tutti con una laurea e spesso un dottorato. Lavorano, perlopiu' all'aperto e con qualsiasi clima, assunti a termine e molto spesso pagati a ore. Sono i laureati piu' bistrattati e meno considerati proprio nel Paese che, dal punto di vista archeologico, e' il piu' ricco al mondo". Perche', prosegue la nota, "quella dell'archeologo e', in Italia, una professione fantasma, che non esiste. Ed e' per farsi ascoltare dal mondo politico, per ottenere un riconoscimento del proprio profilo professionale che gli archeologi italiani scenderanno in piazza". Gli obiettivi della manifestazione, come spiega l'ANA, sono tre: l'istituzione al ministero delle attivita' culturali di una commissione per la definizione della figura professionale; il riconoscimento e la regolamentazione della professione di archeologo e potenziamento delle strutture pubbliche di tutela, ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico italiano.
Perchè ho scelto questa strada???....Qualcuno tempo fa mi aveva messo in guardia....ma ero troppo affascinata dalle opere del passato per dargli ascolto!Ancora oggi sono contenta della mia preparazione umanistica e di aver sudato e studiato per 6 anni per una laurea che non mi darà mai quello che io e tutti gli altri meritiamo!
Per ora la testardagine mi ha portato a fare un dottorato a Stoccolma...ed è stato un grande traguardo!....il futuro?!...la mia risposta è sempre la stessa: meglio non fare programmi!
L'Italia sarà in grado di distruggere con le sue stesse mani tutto il patrimonio artistico che possiede senza dare importanza a una disciplina come l'ἀρχαιολογία??!

6 comments:

Anonymous said...

Tanto ormai lo sappiamo che l'Italia é persa per sempre, tanto vale non pensarci piú e godersi solo le vacanze. Ahimé.

gatto

Tenar said...

Sarà persa definitivamente quando tutti la considereremo persa (giorno che sembra sempre più vicino, visto lo scoraggiamente generale). In Italia ci sono dei problemi abissali, l'archeologia ne è un esempio lampante, per i quali difficilmente, a meno di miracoli, si potrenno trovare soluzioni ottimali. Ogni volta che si va all'estero e si torna cadono le braccia. Però io non voglio arrendermi al "tanto non si può fare niente". Sia grazie a coloro che rimangono, che grazie a quelli che come Teodora sperimentano la possibilità di un altro modo di vivere, l'Italia può avere una possibilità.

PS: buone vacanze, Teodora

Anonymous said...

Auguri allora, tanto sono espatriato anche io.

gatto

Anonymous said...

Stendiamo un velo pietoso sul mestiere che ci siamo scelte vai che è meglio....
buone ferie

Anonymous said...

Non bisogna assolutamente lasciarsi andare al qualunquismo tipico dell'italiota che sa solo lamentarsi (senza peraltro fare niente per cambiare le cose).
Uccide l'Italia innanzitutto chi (all'estero o qui) sa solo vedere le cose negative del nostro Paese, come se questo indistinto Estero (dall'India alla Finlandia) fosse tutto (e sempre) meglio: personalmente passo molto tempo all'estero per lavoro e non la penso assolutamente così, anzi. Quando sono fuori, penso alle cose belle dell'Italia che mi mancano, non a quelle negative a cui sono sfuggito

Unknown said...

L'italia non ama il proprio tesoro, in Spagna hanno capito in tempo che gli studiosi stavano abbandonando il Paese e così ha investito su di essi...e noi? Noi non ci curiamo di questo, abbiamo Berlusconi che decanta i nostri immensi tesori in Europa e poi quando ritorna in Italia scorda di averli! Studio archeologia da diversi anni, sono quasi alla laurea sono arrivata sino alla prima meta solo con la forza della mia volontà i miei professori quando frequentavo il liceo dicevano che era una strada senza futuro, ma io non ho ascoltato nessuno, sono andata avanti...la mia volontà vuole una carriera da archeologa..il mio Paese vuole un futuro di precariato per me...ma io non demordo!!!